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La Storia di Cascia

Cascia

Situata nella zona sud-orientale dell’Umbria, Cascia sorge a 563 metri sul livello del mare, vicino al Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

La cittadina è adagiata sul colle S. Agostino, in prossimità del fiume Corno, affluente del Nera.

Città natale di Santa Rita da Cascia, è uno dei principali luoghi spirituali della regione ed in qualunque periodo dell’anno è meta di pellegrinaggi e visitatori giunti da ogni parte del mondo, per rendere omaggio ed invocare l’aiuto della Santa.

Nel territorio di Cascia sorgeva un centro abitato dai romani, chiamato Cursula e distrutto nel I secolo a.C. a causa dei terremoti e delle devastazioni dei popoli barbarici che da sempre sconvolgevano la cittadina e il territorio circostante.

Assediata e conquistata dai bizantini in età medievale, venne compresa nel Ducato di Spoleto e nel X secolo divenne una repubblica indipendente.

In seguito ad una serie di guerre con Spoleto e con la Chiesa passò sotto il dominio dei Trinci di Foligno e nel 1228 fu occupata da Federico II di Svevia.

Devastata nel 1300 a causa di un terremoto, venne ricostruita e fortificata. Nel XVI secolo si arrese allo Stato Pontificio sotto il cui dominio rimase per circa trenta anni, da allora mantenne la propria indipendenza. Nel 1861 fu annessa al Regno d’Italia.

Oltre che centro religioso e spirituale, Cascia offre ai visitatori dei gioielli di grande interesse artistico e culturale, come la Chiesa di San Francesco, lo splendido esempio di architettura gotica che colpisce per la bellezza del rosone e del suo portone ogivale, la Chiesa di S. Antonio Abate, edificata nel ‘400 ma ristrutturata in epoca barocca, al suo interno conserva un ciclo di affreschi sulla storia del Santo, realizzato da Nicola da Siena.

Uno degli edifici più antichi della città è la Collegiata di Santa Maria, di epoca longobarda, è stato modificato nel tempo a causa dei danni riportati nei terremoti, al suo interno si può ammirare un ricco patrimonio di dipinti e arredi sacri.

Da visitare anche la Chiesa di Sant’Agostino, di epoca gotica, al suo interno si trovano stupendi affreschi di scuola umbra e perugina, il Museo comunale di palazzo Santi, che conserva importanti reperti archeologici, nonché una collezione di sculture lignee tra le più importanti d’Italia e Palazzo Carli, l’esempio più rappresentativo dell’architettura civile della città, dove al suo interno possiamo trovare gli archivi e la biblioteca.

I tanti devoti e turisti che visitano la città della “Santa” non possono fare a meno di portare con sè un ricordo di questa esperienza. Collane, anelli, rosari, statue o altri oggetti rappresentano quel legame che i visitatori prediligono riportarsi a casa per portare sempre nel cuore il vissuto di Santa Rita da Cascia.

 

Tempio Romano Villa San Silvestro a Cascia.

Frazione di Cascia, Villa San Silvestro è di fondamentale interesse storico e culturale, da quando, tra il 1920 e il 1930, scavi condotti al di sotto della chiesa del piccolo borgo, fecero riemergere il podio ed alcuni elementi architettonici e decorativi di un grande tempio romano risalente al III secolo a.C.

Nonostante la sua importanza dal punto di vista storico, dopo la scoperta

questo monumento fu per lungo tempo dimenticato.

Solo negli anni ‘80, ricerche condotte dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici

per l’Umbria portano alla luce alcune colonne in laterizio di un portico situato alle spalle del tempio.

Nel 2003, sotto la direzione scientifica del professor Filippo Coarelli dell’Università di Perugia, vengono condotti nuovi scavi.

I risultati di questi studi, partiti dallo stesso tempio, sono stati sorprendenti, infatti un tempio cosi grande (30 x 20 m) non poteva sorgere isolato in mezzo ad una pianura a 1200 metri di altezza, ma sicuramente doveva far parte di un complesso molto più vasto ed articolato.

Nel 2007 è stato portato alla luce un settore del foro che circondava il tempio, che risulta quindi al centro di una vasta piazza delimitata da colonne in laterizio, che dovrebbe misurare circa 120 x 60 m.

Solo un quarto della superficie del foro è stato portato alla luce, tra cui una serie di strutture che probabilmente avevano una funzione commerciale, un piccolo sacello absidato, da connettersi a forme di culto ed una struttura idraulica che si affaccia all’esterno del foro e che probabilmente fungeva da cisterna.

Le strutture emerse dagli scavi sono ancora in fase di studio, è comunque stato rilevato che sia il foro che il tempio hanno avuto diverse fasi edilizie, mentre i reperti rinvenuti sono testimonianza che l’area fu frequentata dal III al I secolo a.C.

Nel foro si svolgeva il mercato, si pagavano i tributi e si svolgevano tutte le azione di vita pubblica, la sua costruzione è da collegare con l’affermarsi del dominio di Roma che, per assicurarsi il controllo del territorio, impianta un forum che funge da centro amministrativo, in un area agricola e non urbanizzata, abitata prevalentemente da agricoltori ed allevatori.

In seguito agli scavi del 2007, a est del foro è apparsa una vasta area delimitata da una tripla serie di portici, scanditi da colonne in laterizio, al centro del quale è emersa una struttura rettangolare, probabilmente un tempio dedicato ad una coppia di divinità.

A differenza del foro, che venne abbandonato intorno al I secolo d.C., questo settore non venne mai abbandonato, ne sono prova due tombe venute alla luce durante gli scavi, che testimoniano la frequentazione del territorio in età longobarda.

Attualmente i reperti sono esposti presso il Museo Civico di Cascia, mentre altri reperti archeologici, tele e pale d’altare e una collezione di statue ed affreschi sono conservati nella Chiesa di S. Antonio Abate.

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